Tipo di emissione: Posta italiana (serie ordinaria); valore facciale: € 0,25; tiratura: non indicata; composizione del foglio: 70 esemplari; dentellatura: 11; bozzettista: Antonio Ciaburro; tipo di stampa: rotocalcografica, su carta autoadesiva non fluorescente, in tre colori più inchiostro di sicurezza.

Prima gli “integrativi” e poi gli ordinari

Pare questa la nuova regola postale in tempo di crisi. I nuovi valori da 70 e 85 centesimi con la simbolica letterina in volo tricolore (quelle vere vanno molto più lente e, se volano, chissà dove) arriveranno con calma: per il momento meglio emettere un valore da 25 centesimi che da solo è inutile persino in multiplo, ma che consente di affrancare lettere per l’interno e per l’Europa integrando i francobolli da 45 e 60 centesimi ordinari e commemorativi, di cui evidentemente esistono forti rimanenze a magazzino. Quanto al nuovo 25 centesimi, nessuna novità rispetto ai precedenti, se non l’adozione di un arancioncino pallido per le diciture e un giallino metallizzato ancora più sciapo per la microscrittura, che sottolineano perfettamente l’antiquata banalità della vignetta.

Voto : 4

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