Quel che sarà secondo Bolaffi

Quel che sarà secondo Bolaffi

di Matteo Armandi

Tradizionale presentazione dei nuovi cataloghi il 5 settembre a Milano. Organizzata da Borsa filatelica nazionale e dal suo presidente Sebastiano Cilio, la conferenza stampa – era moderata dal presidente dei giornalisti filatelici Danilo Bogoni – ha visto la partecipazione degli editori Sassone, Unificato e Bolaffi.  Quest’ultimo era rappresentato dall’amministratore delegato del gruppo, Giulio Filippo Bolaffi, che non ha presentato l’edizione 2014 del proprio catalogo, ma ha anticipato importanti novità, che non mancheranno di avere ricadute sul mercato dei francobolli italiani.

Filippo BolaffiPerché il Bolaffi 2014 non è uscito a settembre? Un’edizione completamente rinnovata necessita molto lavoro, poi la tradizione di aprire la stagione a fine estate aveva senso quando c’era ancora il convegno di Riccione. Meglio partire con l’inizio dell’anno.

Perché ha sentito l’esigenza di rinnovare il catalogo? Perché è il primo strumento che un nuovo collezionista prende in mano per orientarsi nel mondo della filatelia. Le edizioni già presenti sul mercato spaventano il neofita; quella che abbiamo in mente dovrà accoglierlo e stimolarlo. Non ci dimenticheremo però dei collezionisti più esperti che avranno a disposizione un strumento nuovo e molto potente per la sua interattività.

Quali le novità, grafiche, contenutistiche e tecnologiche, della nuova edizione?

La grafica sarà simile a quella dell’ultimo Flash, ma con maggiore attenzione alle immagini e qualche novità nell’impostazione della pagina. Le informazioni saranno quelle abituali, con la catalogazione cronologica progressiva dei francobolli ma anche con focus su alcuni settori. Tecnologicamente presenterà moltissime novità difficili da spiegare a parole: tutta l’edizione cartacea sarà disponibile anche su web, con funzionalità di ricerca incrociate e una app per trovare informazioni su ogni francobollo direttamente da smartphone e tablet. Due novità, queste, fondamentali per conoscere il prezzo esatto per ogni livello qualitativo.

Punti, rarità, euro: nell’edizione 2013 le quotazioni erano espresse in queste tre modalità. Sarà ancora così? Tutte le serie sotto i mille euro avranno il prezzo in valuta; le altre avranno dei punti che comparano in modo insindacabile il diverso grado di valore tra i francobolli. Per esemplari introvabili o inquotabili ci sarà il trattino.

Avrà cadenza annuale o sono previsti aggiornamenti “in tempo reale” per la versione digitale? Esatto, sarà stampato annualmente ma aggiornato via web.

Da tempo Bolaffi ha fatto della qualità un cavallo di battaglia. Non si rischia un’esasperazione e, di fatto, una disincentivazione per i collezionisti? No, anzi, spiega meglio perché francobolli apparentemente uguali sul mercato possono avere quotazioni molto diverse.

Un’accusa al Bolaffi riguarda le quotazioni troppo alte. Il nuovo catalogo tiene conto di questa critica? Leggendo la chiave del catalogo si capirà che le quotazioni stampate su carta rappresentano la qualità 100%, cioè una quota minima degli esemplari reperibili sul mercato. Le quotazioni, va precisato, sono per transazioni al dettaglio, che contengono già il margine del commerciante e l’imposizione fiscale legata alla transazione.

Come si rifletterà concretamente sul mercato questa nuova politica? È ancora prematuro fare valutazioni.

Quali i numeri del nuovo Bolaffi? Tutto il pacchetto, cartaceo e digitale, sarò offerto a 9,90 euro, la tiratura è ambiziosa, 20mila copie.

Se il catalogo dovrà diventare il “portone d’ingresso del collezionismo”, il gruppo Bolaffi ha in mente iniziative per far tornare il francobollo un oggetto di divertimento/investimento? Certo, ma si sapranno a tempo debito.

Multimedialità vorrà dire anche…
Novità e speriamo tanti nuovi collezionisti!

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