Il collezionismo che piace ai bambini

Il collezionismo che piace ai bambini

di Domitilla D’Angelo

C’è stato un tempo in cui i ragazzini si divertivano con francobolli e monete, li cercavano, li scambiavano, li catalogavano. Quel gioco infantile si trasformava spesso in un passatempo più maturo che approdava a raccolte modeste e qualche volta a collezioni strutturate. Con monete e francobolli i giovani hanno giocato per generazioni, perché il fascino dell’oggetto che viene da lontano e che ha valore era irresistibile per i più.

Oggi il collezionismo giovanile si è rivolto altrove, alle miniature e alle card dei protagonisti del mondo fantasy e dei film di animazione, e così pirati, fatine, guerrieri, maghi, draghi e cucciolotti hanno finito per scalzare perfino le intramontabili figurine dei calciatori.

Da tempo appassionati e commercianti di francobolli e monete invocano la formula per risvegliare nelle nuove leve l’interesse verso le più classiche delle collezioni, ma i progetti messi in atto, pur meritevoli, non hanno (finora) dimostrato quel potere di penetrazione massivo a cui il collezionismo popolare non deve rinunciare.

Koins Collection

Collezionare monete? E’ un gioco con Koins Collection!

Il 26 settembre, accompagnata da un’intensa campagna pubblicitaria sui canali televisivi nazionali dedicati ai ragazzini, è uscita in 25mila edicole CollectionMania – Koins Collection. È una collezione del tutto originale e nuova di card numismatiche espressamente pensata per i bambini in età scolare (qui la pagina facebook). A firmarla Quibus Edizioni, che edita anche Il giornale della numismatica. 108 monete diverse di tutto il mondo, inserite in altrettante tessere, da raccogliere in un album (prodotto in 75mila pezzi e proposto a 2,99 euro con bustina in omaggio) dalla grafica impattante e dai testi didascalici curiosi e divertenti. Un milione e mezzo le bustine messe in commercio (a 1,99 euro), ciascuna contenente due monete da collezione – garantite autentiche da Bolaffi – e relative carte. E, come per ogni collezione di card che si rispetti, si possono utilizzare le tessere per un gioco, Il re delle monete, perché a ogni tessera e a ogni moneta corrisponde un punteggio che, alla fine della partita, identifica il… re.

Monete vere, nozioni di storia, geografia, scienze, caccia alla casella mancante, scambio, divertimento: non è poi molto diverso dal gioco che ha appassionato intere generazioni. E anche

se «il futuro della numismatica e della filatelia non è un gioco – commenta Roberto Ganganelli su Il Giornale della numismatica di ottobre – può essere costruito anche grazie a un gioco». L’auspicio è che questo vecchio-nuovo modo di collezionare piaccia (tanto) ai più giovani. E che – chissà – si possa replicare con i francobolli.

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