Francobollo Inverted Jenny

In volo capovolto

di Giordano Gracco |

Il 15 maggio 1918 negli Stati Uniti s’inaugurava il servizio postale aereo sulla rotta fra le tre città più importanti dell’est: Washington, Filadelfia, New York. L’aeroplano volava solo da un quindicennio, ma i trasporti di posta, pur senza regolarità, si effettuavano da tempo, e quello statunitense fu uno dei primi al mondo.

Per la corrispondenza destinata al trasporto aereo furono definite tasse variabili a seconda del tragitto e del peso (6, 16 e 24 centesimi di dollaro). Si trattava di importi elevati (soprattutto 24 centesimi) perché all’epoca spedire una lettera costava solo 3 centesimi. Dovendo preparare francobolli nuovi per soddisfare questi importi (vennero emessi il 10 maggio), si decise quindi di realizzare il 24 centesimi in due colori così da renderlo facilmente riconoscibile e più difficile da falsificare.

Il disegno, di Clair Aubrey Huston, proponeva un riquadro con il valore, i fregi e la scritta U.S. Postage, mentre all’interno trovava posto il biplano Curtiss JN-4 (detto Jenny, dalla lettura delle lettere j e n). Il riquadro sarebbe stato rosso, l’aeroplano blu: i colori non erano stati scelti casualmente perché, con il bianco della carta, ricordavano la bandiera statunitense. Con i mezzi dell’epoca, per ottenere due colori occorreva preparare due tavole e realizzare due passaggi con la macchina da stampa.

Nell’operazione fu posta grande attenzione, ma fatalmente, tra la prima e la seconda passata in macchina, qualche foglio fu invertito. In questo modo, il centro con l’aereo risultò capovolto rispetto al riquadro. I controllori individuarono e distrussero due fogli di questo genere, ma un terzo foglio di 100 esemplari sfuggì, entrò nel normale circuito di distribuzione. Lo comprò casualmente a Washington William T. Robey, che definì quello «il colpo della vita». Da lui il foglio intero arrivò a un professionista filatelico (che lo acquistò per 15mila dollari) e, dopo qualche passaggio di mano, fu smembrato in esemplari singoli e quartine, entrati a far parte di collezioni prestigiose.

Francobollo Inverted Jenny

Molti dei singoli hanno nel tempo avuto storie avventurose: sono stati rubati, persi e ritrovati, oppure danneggiati. Uno è stato persino risucchiato da un aspirapolvere. Oggi questo francobollo è considerato una delle gemme della filatelia internazionale. I collezionisti anglofoni lo chiamano Inverted Jenny, gli italiani Jenny capovolto. Tecnicamente, però, la definizione sarebbe errata, anche se nessuno ci fa caso. Infatti, osservando la posizione del numero di tavola (nella quartina), si nota che in effetti l’aeroplano fu stampato correttamente: a essere rovesciato è il riquadro.

Dagli anni Settanta ad oggi, le quotazioni del Jenny sono andate in crescendo: dai 33mila dollari del 1969, infatti, il francobollo sciolto era arrivato a 130mila nel 1982. Il 19 ottobre 2005 la casa d’aste statunitense Siegel ha venduto l’unica quartina con il numero di tavola in basso per 2 milioni e 970mila dollari. Venne acquistato dal magnate e filantropo statunitense Bill Gross, che poi la scambiò (forse lo scambio più famoso nella storia della filatelia) con un altro grande collezionista, Donald Sundman, ottenendo da lui uno dei due esemplari noti dello “Z grill”, gemma della filatelia ottocentesca statunitense. Invece, un esemplare sciolto è stato aggiudicato nel novembre 2008, sempre da Siegel, per 977.500 dollari.

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