Solo per maggiorenni

Solo per maggiorenni

di Giordano Gracco |

Dai primi anni di questo millennio Poste italiane e la Consulta per la filatelia avevano iniziato a pensare a emissioni particolari di francobolli, contingentati, che potessero dare una scossa a un mercato piuttosto sonnolento. Inizialmente si era pensato a un’emissione riservata ai neonati (il Francobollo della culla), poi l’idea venne accantonata e convertita nel Francobollo per i diciottenni, da consegnarsi, nuovo, solo ai neomaggiorenni, che in Italia sono statisticamente circa 500mila, equamente divisi per sesso. L’emissione fu sancita non senza dibattito e vide la luce il 1° gennaio 2006. Avrebbe dovuto ripetersi annualmente, ma si fermò al primo anno. Si trattava di una serie di due valori, realizzata in due versioni: la prima era normale, con due francobolli – uno di tono azzurro, l’altro rosa – con un facsimile di annullo nell’angolo (ma erano francobolli nuovi e usabili) e in libera circolazione. La seconda versione, invece, proponeva i medesimi due valori senza il facsimile di annullo e in foglietti da un francobollo, con tiratura limitata a 300mila esemplari per colore. Erano destinati solo ai cittadini italiani che nel corso del 2006 avrebbero compiuto 18 anni: dovevano richiederlo espressamente e ritirarlo in giorni prestabiliti a cadenza mensile. La prima giornata fu il 23 febbraio, ma le consegne proseguirono per tutto l’anno, suscitando anche polemiche e interrogazioni in Parlamento. L’iniziativa ebbe termine nel marzo 2007, con una proroga per i residenti all’estero. Poi le rimanenze vennero distrutte. In tutto, furono distribuiti 66.216 foglietti: 33.903 azzurri e 32.541 rosa. Un numero molto basso, causato dalla scarsa pubblicità all’iniziativa. Molti ragazzi hanno nel tempo venduto i loro foglietti, che – quotati 550 euro il rosa e 350 euro l’azzurro – sono oggi i pezzi più pregiati della collezione d’Italia degli ultimi decenni.

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