I rocchetti di cotone della Guiana

I rocchetti di cotone della Guiana

Una piccola colonia britannica con una grande storia filatelica. Oltre a vantare il leggendario One cent magenta del 1856, la Guiana britannica conta altre rarità mondiali fra i valori della sua prima emissione.

Di Francesco Rismondo

Già nel Seicento nella costa settentrionale dell’America meridionale si erano formati insediamenti olandesi, che alla fine del Settecento erano passati sotto il controllo britannico, formalizzato nel 1814. Nel 1831 gli insediamenti erano stati riuniti nella colonia della Guiana britannica, modesta per estensione e importanza politica, con la sua capitale Georgetown.

Luogo e data di nascita: Georgetown, 1 luglio 1850. Stato di famiglia: 4 esemplari. Quotazione: da 1.700 a 100 mila euro (a seconda delle varietà di colore della carta)

La madrepatria decise l’introduzione di un sistema postale proprio della colonia dal primo luglio 1850, ma non fornì i francobolli, per cui il postmaster di Georgetown si rivolse alla tipografia del giornale locale, la Royal Gazette of British Guiana, per stamparli localmente. Fu realizzato uno dei bozzetti più semplici di tutta la filatelia mondiale: un cerchio con la scritta interna circolare British Guiana e il valore al centro. Il tutto, stampato in nero su carta di diversi colori: 4 cents giallo, 8 cents verde, 12 cents azzurro.

«Sebbene non possiedano le qualità artistiche dei Post Office di Mauritius, questi primitivi e grezzi francobolli del 1850, comunemente chiamati Cotton reels, rendono orgogliosi i collezionisti che sono così fortunati da possederne un esemplare».
A.D. Ferguson, 1921 (prima citazione del soprannome di questi francobolli

La serie, emessa il primo luglio 1850, fu completata l’anno successivo dal 2 cents su carta rosa pallido che, anche se emesso verso la fine di febbraio 1851, è considerato il numero uno. La loro forma circolare ricordava le etichette sui rocchetti di cotone ed è questo, cotton reels, il nome con cui questi importanti francobolli sono universalmente noti. Per la loro estrema specialità e per cautelarsi da possibili falsificazioni, i francobolli erano siglati al centro dal postmaster o dai suoi impiegati. Queste le sigle: E. T. E. D. (Dalton, lo stesso dell’One cent magenta) E. D. W. (Wight), I. B. S. (Smith), H. A. K. (Killikelley) e W. H. L. (Lortimer).

Gli specialisti distinguono alcune varietà di colore e qualità della carta soprattutto per il 4 e il 12 cents. Tutti questi francobolli sono rari, il 2 cent lo è di più: è noto solo in dieci esemplari, quattro usati e tre coppie su lettera (di cui due singoli e due lettere in mani private). Gli altri valori non sono stati repertoriati e non se ne conosce la tiratura.

Il grande collezionista Philippe Ferrari ne possedeva dozzine di esemplari, Alfred Caspary otto. Oggi la Royal Collection britannica ne conserva venti, 15 la collezione Tapling della British Library.