Pony Express, i corrieri del West

Pony Express, i corrieri del West

Nasceva nel 1860 il Pony Express, il servizio postale a cavallo che divenne leggenda

Sono passati oltre 150 anni da quando temerari cavalieri al galoppo trasportavano la corrispondenza dal Missouri alla California. Era il leggendario servizio Pony Express che, nei suoi quasi diciannove mesi di vita, dal 3 aprile 1860 al 24 ottobre 1861, vantava il primato di servizio postale più veloce del West. Poi la leggenda fu soppiantata dalla tecnologia, quando l’ultimo traliccio del telegrafo collegò gli Stati Uniti da costa a costa.

La posta al galoppo

«Ecco che arriva! In fondo alla piatta e sterminata distesa della prateria si materializza contro il cielo un puntino che avanza verso di noi ad andatura travolgente. Si levano grida, acclamazioni, e poi cavallo e cavaliere sfrecciano davanti ai nostri volti eccitati e si allontanano come una sorta di uragano in miniatura». Così lo scrittore Mark Twain, in viaggio nel West, raccontava il passaggio di un corriere del Pony Express.

Il servizio era stato ideato e finanziato dalla società fondata nel 1854 da William Russell, Alexander Majors e William Waddell, già promotori della ditta di trasporti Central Overland California & Pike’s Peak Express Company, la linea di diligenze destinate al trasporto di passeggeri e posta. I tre uomini d’affari avevano intuito la necessità di far viaggiare più velocemente le notizie da est a ovest, dove – tra pionieri, allevatori e industriali – mezzo milione di americani con forti interessi economici sui nuovi territori, soprattutto della California, necessitavano notizie celeri sui prezzi delle materie prime, sulle quotazioni di borsa e sulle innovazioni tecnologiche. Inoltre, per la Russell, Majors & Waddell, l’esperimento postale rappresentava il tentativo di risollevarsi dalla crisi economica in cui versava in quel periodo.

Dopo soli tre mesi dalla stipula del contratto governativo per il trasporto della corrispondenza, il servizio era pronto. Salutato dallo sparo di un cannone caricato a salve, alle 19.15 del 3 aprile 1860 il primo corriere del Pony Express lasciò la città di St. Joseph, nel Missouri. La destinazione della corrispondenza era Sacramento, in California, da dove, una volta imbarcata su un battello a vapore, avrebbe raggiunto San Francisco. Il percorso totale di 1836 miglia, circa 3 mila chilometri, era intervallato da 157 stazioni di sosta e attraversava gli attuali stati di Kansas, Nebraska, Colorado, Wyoming, Utah e Nevada. Ogni corriere cavalcava per circa 75 miglia – compiendo brevi e rapide fermate per cambiare cavallo ogni 10-15 miglia (circa 20 chilometri) – e poi passava il carico della corrispondenza al cavaliere successivo. Il primo Pony Express arrivò a Sacramento nel pomeriggio del 13 aprile, dove fu accolto da una folla esultante. Da quel momento i tempi di consegna della posta si sarebbero ridotti dai ventotto giorni impiegati dalla diligenza a circa dieci.

Vendita asta Pony Express

L’epopea dei corrieri a cavallo è stata ricordata dalla vendita all’asta della collezione “Pony Express del collezionista Thurtson Twigg-Smith il 5 dicembre 2009 a New York. Altisonanti i risultati, in particolare quelli di due lettere trasportate nel 1861 e vendute ciascuna a 632.500 dollari. La prima, partita da San Francisco,era diretta nel Canton Ticino, in Svizzera; si tratta di una delle sole sei conosciute con destinazione estera. La seconda, diretta al dipartimento del tesoro di Washington, è una delle due note affrancate con il valore da 4 dollari.

I francobolli del West

I pony express trasportavano lettere affrancate con 10 o 12 centesimi di dollaro delle poste americane, e in origine il sovrapprezzo per il servizio espresso era di 5 dollari.

Nell’aprile del 1861 la società di trasporto Wells Fargo & Co. divenne agente della Central Overland California & Pike’s Peak Express Company ed emise due serie di francobolli, chiamati Horse and Rider per la caratteristica immagine del corriere su un cavallo al galoppo. La prima serie, emessa ad aprile del 1861, comprendeva un francobollo rosso da 2 dollari e uno verde da 4 dollari. A partire da luglio dello stesso anno, quando la tariffa fu dimezzata, aggiunse il valore da 1 dollaro rosso e i valori da 2 e 4 dollari furono ristampati rispettivamente in verde e nero. Le due serie Horse and Rider furono usate solo per i viaggi da ovest verso est. Per le spedizioni da est verso ovest veniva utilizzato il francobollo Garter da un dollaro stampato ad agosto del 1861.

L’utilizzo del nome “pony express”, per denotare un servizio di trasporto della corrispondenza locale per mezzo di corrieri a cavallo, risale all’azienda Handford’s di New York, che nel già 1845 emise un francobollo da 2 c. che illustrava un uomo a cavallo e la scritta “Pony Express”. In genere le altre ditte di trasporto utilizzavano questo termine solo sui timbri apposti sulle lettere, che raffiguravano un cavallo lanciato al galoppo, con o senza cavaliere.

Tra il 1862 e il 1864, quando la linea che collegava St. Joseph a Sacramento era già fuori uso, la Wells, Fargo & Company produsse nuovi valori con la stessa vignetta delle due serie del 1861: il 10 centesimi bruno, il 25 centesimi blu e il 25 rosso. Questi esemplari furono utilizzati per il servizio Virginia City Pony, attivato dalla società per il trasporto di giornali e lettere d’affari tra San Francisco e Virginia City (Nevada).

La I emissione per il servizio della Wells Fargo costava di due valori, il 2 e il 4 dollari, emessi nell'aprile 1861. Tre mesi dopo si aggiunse il taglio da 1 dollaro ,emntre il 2 e il 4 vennero ristampati in colori diversi.

La I emissione per il servizio della Wells Fargo costava di due valori, il 2 e il 4 dollari, emessi nell’aprile 1861. Tre mesi dopo si aggiunse il taglio da 1 dollaro ,emntre il 2 e il 4 vennero ristampati in colori diversi (nell’immagine).

Volantino pony express wantedI rischi del mestiere

Durante il periodo di vita del Pony Express furono utilizzati tra i quattrocento e i cinquecento cavalli e vennero reclutati tra i cinquanta e gli ottanta cavallerizzi. La loro agilità e destrezza equestri erano fondamentale per la rapidità del servizio. Un annuncio pubblicato dagli organizzatori su tutti i giornali della frontiera per ingaggiare i postini del West chiariva senza mezzi termini i rischi del mestiere: «Si cercano giovani magri e resistenti, al massimo diciottenni. Devono cavalcare benissimo ed essere disposti a rischiare la vita ogni giorno. Preferiamo orfani. Paga 25 dollari a settimana». Le condizioni meteorologiche, l’assalto dei banditi e, in particolare, degli indiani che abitavano quei territori, rappresentavano spesso un ostacolo alla regolarità del servizio e un pericolo per la vita dei giovani cavalieri.

L’arrivo del telegrafo

Il Pony Express trasportò tra le 35 mila e le 40 mila lettere, percorrendo più di 600 mila miglia. Guadagnò fama e ammirazione ma non riuscì a risollevare dalla bancarotta la Russell, Majors & Waddell, che gli aveva dato origine. La società aveva guadagnato 90 mila dollari ma ne aveva persi 200 mila. Il vero tramonto del servizio fu però segnato dal completamento della linea telegrafica da costa a costa. Il 17 ottobre 1861 il cavo della linea raggiunse la California; pochi giorni dopo il suo governatore inviò un messaggio al presidente Abraham Lincoln, percorrendo in pochi istanti uno spazio che i cavalieri avrebbero coperto in diversi giorni. Il 25 ottobre l’ufficio della Wells, Fargo & Co. di San Francisco annunciò: «L’ultimo Pony in arrivo ha lasciato Atchison, in Kansas, ieri». Con molta probabilità la notizia era giunta in città via cavo.

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