Nuovi strumenti contro l'inflazione?

Nuovi strumenti contro l’inflazione?

Gli Nft a tutela del risparmio

di Giulio Filippo Bolaffi

Qualche numero fa avevo elogiato le qualità del bitcoin e l’uso della blockchain con i loro possibili riflessi positivi anche sugli oggetti da collezione tangibili, tra cui i francobolli (IC 3-5.21, pag.1). La primavera scorsa è poi scoppiato il fenomeno Nft (non-fungible token) che, malgrado rappresentino l’esatto opposto di qualcosa di fisico e tangibile, in realtà sono apprezzabili esattamente per molte delle ragioni per cui plaudivo al bitcoin: sicurezza, tracciabilità, non riproducibilità e produzione limitata a un numero certo.
Infatti gli Nft, oltre che essere scambiati per un sottostante diritto d’uso di “oggetti digitali” (per esempio una traccia audio musicale), sempre più spesso ormai sono venduti anche in abbinamento a un bene fisico. Al di là del momentaneo effetto di euforia che potrebbe presto portare a una bolla, credo che anche gli Nft siano a tutti gli effetti una chiara dimostrazione di come il nostro mondo sia sempre più alla ricerca di trasformare l’ingente quantità di denaro stampato nell’ultimo decennio in qualcosa che preservi il proprio valore nel tempo. Infatti non è sorprendente che ormai la tanto attesa inflazione abbia iniziato a manifestarsi in modo concreto, in particolare negli Stati Uniti, e che il “sentiment” per i prossimi tempi la veda ulteriormente in crescita anche in Europa e nel resto del mondo. Un po’ come succedeva a inizio millennio, quando tutto quello che aveva un suffisso .com aumentava di valore ogni giorno a prescindere da cosa ci fosse dietro, oggi possedere un Nft, indipendentemente dal suo sottostante, è molto “cool”. Mi sembra che questa nuova euforia abbia indotto a comprare il packaging – basta che si chiami Nft – piuttosto che il prodotto al suo interno. Allo stesso modo, come nel 2001 scoppiò la bolla internet (anche se comunque moltissime società che operavano nella Internet economy sono sopravvissute e hanno prosperato), temo che a breve moltissimi Nft scambiati a cifre iperboliche non manterranno nel tempo lo stesso valore, ma altri invece si dimostreranno un solido investimento. Infatti questo strumento ha la sua ragion d’essere in una tecnologia innovativa e inoltre perfetta da affiancare ai beni da collezione fisici. Al contempo è dirompente per effettuare una transazione relativa a oggetti nativi digitali in modo sicuro e inequivocabile. In entrambi i casi però il vero valore non è l’Nft in senso stretto, ma il bene a cui è legato. Per questa ragione, una volta chiarito che l’Nft è solo un packaging (per quanto il migliore possibile per alcuni beni), e che il valore dello stesso è il prodotto in esso contenuto, torniamo al concetto appena espresso, ossia che in questo momento, con il mondo alla ricerca disperata di trasformare il denaro in qualcosa di diverso, non correlato alle valute, gli Nft sono una chiara possibile destinazione di questi flussi.
Non so se in futuro l’opera dell’artista digitale Beeple contenuta in un Nft venduta in primavera per l’equivalente di 62 milioni di euro varrà più di un quadro di Canaletto, la cui indiscussa importanza adesso può avere anche tracciabilità e autenticità garantite dall’abbinamento con un Nft.
Mi è però di stimolo pensare che l’operazione messa in piedi dalla britannica Stanley & Gibbons di comprare in asta uno dei francobolli più iconici del mondo ( IC 6-8.21, pag.30) per “tokenizzarlo” e quindi rivenderlo sotto forma di Nft sia comunque evidente di come anche i francobolli siano stati sdoganati nell’ottica di protezione del proprio patrimonio per coloro che, in sostituzione di tanti “bigliettoni” (verdi o rosa che siano), tra qualche giorno probabilmente avranno perso di valore.
Siamo agli albori di un “ottovolante” che ci coinvolgerà sia per quanto riguarda gli Nft, sia l’inflazione. Bisogna esserne consapevoli e farsi trovare pronti a prendere decisioni informate. È importante dunque poter apprezzare che il proprio interesse per la filatelia potrebbe permettere anche di raggiungere un altro scopo, oltre a quello indubbio della passione, unendo così utile e dilettevole.

Buon collezionismo e auguri a tutti per il 2022.

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