Cento saggi per l'imperatore

Cento saggi per l’imperatore

di Gianfranco Fina

Nel 1271, al termine del conclave più lungo della storia – durato 1.006 giorni – fu eletto papa Tebaldo Visconti. Quando la notizia dell’elezione lo raggiunse, il futuro Gregorio X era un semplice chierico e si trovava a San Giovanni d’Acri, allora principale porto della Palestina.

Il neopontefice si trasferì subito a Gerusalemme, dove lo raggiunsero i fratelli Niccolò e Matteo Polo, accompagnati dal giovane Marco. I tre mercanti veneziani, che stavano intraprendendo il loro secondo viaggio verso l’Oriente, colsero l’occasione dell’incontro per rivolgere al papa la richiesta che Kublai, gran khan dei mongoli e imperatore della Cina, aveva affidato loro durante la missione precedente: l’invio di cento dotti per istruire e convertire al cristianesimo il suo popolo.

La miniatura tratta dal Libro delle meraviglie del mondo raffigura l’incontro. Gregorio X, seduto su un trono ricoperto da velluto rosso, in mezzo a un prato fiorito, riceve Niccolò e Matteo, che gli consegnano la lettera dell’imperatore, ancora sigillata. Improbabili il paesaggio e la situazione, ma il pittore doveva trasmettere l’eccezionalità dell’incontro, che non è provato storicamente. C’è anche un piccolo errore iconografico: il triregno – la tiara formata da tre corone – sulla testa del papa fu adottato solamente settant’anni dopo da Benedetto XII.

foto lettera in cornice

Quale sia stato l’esito dell’incontro lo raccontano le fonti storiografiche: in quel momento a Gerusalemme cento dotti non erano disponibili e i Polo ripartirono con alcune cortesi lettere di risposta per l’imperatore ma due soli predicatori, i domenicani Niccolò da Vicenza e Guglielmo da Tripoli. E neppure loro arrivarono alla corte di Kublai: quando seppero che in Armenia gli assalti di musulmani a carovane in viaggio verso Levante erano frequenti, si rifiutarono di proseguire e tornarono in Terra Santa.

Quanto vale. Se sul mercato dell’arte apparisse una miniatura di pari epoca, qualità e significato storico potrebbe facilmente raggiungere e superare la cifra di 50.000 euro.

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