Il decreto di emissione degli AQ

AQ Venezia Storia postale

Cosa erano e come funzionavano gli AQ: ce lo spiega il decreto d’emissione del 1608

Con la variabile della firma in calce, che indicava il dacier, cioè il concessionario, il testo era comune: «De ordine dell’Illustrissimi Signori Savi, & Esecutori alle Acque, iusta la Deliberazione per sue Signorie Illustrissime, presa sotto il 12 Novembre 1608 per il Dacio delli Soldi 4 per Lettera, si commette a cadauno Cancelliero delle Cancellerie del Stato Nostro, che per l’avvenire non dia risposta, né essecutione a niuna sorte di Lettere, che si saranno scritte per cadaun Officio, & Magistrato di questa Città, eccettuati però li Eccellentissimi Consegli, Colleggi, & l’Officio Illustrissimo dell’Avogaria, Auditori Novi, & Novissimi, & Vecchi, & li Conservatori delle Leggi, se non saranno ognu’una di esse Lettere incluse, ovvero scritte in uno delli presenti nostri mezzi fogli stampati, & numerati, & se saranno incluse più di una sol lettera debbano le sudette Cancellarie inviarle all’Officio nostro sotto pena di Ducati 100, per cadauna volta che contraffarrano da esser divisa conforme alla deliberazione sudetta, & ancora siano tenuti a magior pene, dovendo il tutto infilzar, & l’istessa deliberazione sarà anco osservata dalli sudetti Officii & Magistrati di quella Città, sotto le pene in essa dichiarite, eccettuati li sopranominati Officii. Dovendosi dar essecutione a tal nostra deliberazione,  adi primo Febraro prossimo venturo 1608.

Gabriel Coradin Dacio II».

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