L'introduzione e la stampa del primo francobollo

L’introduzione e la stampa del primo francobollo

L’introduzione del francobollo fu pianificata nei minimi dettagli. Hill, che ne era stato l’artefice principale, si premurò che il 24 aprile 1840, con un mese di anticipo sulla data di emissione, tutti gli uffici postali britannici fossero messi al corrente sulle procedure per l’utilizzo del nuovo prodotto postale. In una circolare fatta diramare nel regno dai responsabili territoriali venivano date disposizioni sull’uso dei francobolli, delle buste Mulready e degli annulli. In un’altra, successiva di quattro giorni, al testo erano allegati anche i saggi del nuovo francobollo. Un’ulteriore circolare, datata 7 maggio, completava l’informativa ufficializzando l’imminente emissione del Victoria Regina, il francobollo di servizio, di cui erano allegati due esemplari, affiancati a due del Two Pence azzurro, evidentemente pronto solo in quel momento.

Circolare agli uffici postali

I Rainbow Trials

Per evitare il riutilizzo dei francobolli, Hill aveva fatto predisporre uno speciale annullo (da imbevere in un tampone con inchiostro nero o rosso), noto come croce di Malta, che fu lungamente sperimentato su esemplari che funsero da “cavie” – i cosiddetti Rainbow Trials – per provarne l’efficacia, la propensione a scolorire, la predisposizione alle falsificazioni.

Rainbow Trials

La stampa

La tipografialondinese Perkins, Bacon & Petch, che il 16 dicembre 1839 aveva ricevuto l’ordine di procedere all’esecuzione della produzione di francobolli, approntò l’incisione necessaria per la stampa in calcografia. La tavola – ne furono approntate undici – conteneva 240 francobolli da un penny, numero scelto non a caso: 240 pence equivalevano a una sterlina tonda, prezzo di un foglio intero di francobolli. La prima tavola fu pronta l’8 aprile e stampò il primo foglio tre giorni dopo, mentre la produzione a pieno regime iniziò il 15 aprile. La carta impiegata era prodotta artigianalmente e conteneva, in filigrana, una corona in coincidenza di ciascun francobollo; sul retro veniva gommata, con difficoltà iniziali che gli stampatori definirono «indescrivibili».

< Il concorso e il primo bozzetto                                                         E francobollo fu >

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