Che fine ha fatto Jack White

Che fine ha fatto Jack White

DI LILLA PAOLINO |

Ve lo ricordate Jack White?
In Irlanda per il 23 gennaio era prevista l’uscita di un francobollo da 60 centesimi dedicato al centenario dell’Irish Citizen Army, formazione sindacale attiva a Dublino nella prima metà del Novecento. Annunciato e già illustrato alla stampa a fine 2013, a gennaio non è uscito. O meglio, ha visto la luce solo per una decina di minuti.

Ha debuttato ufficialmente il 17 aprile, ma con una sostanziale modifica rispetto all’immagine precedentemente diffusa: è scomparsa la testa del personaggio in primo piano che la legenda identificava nel capitano Jack White, lasciando senza comandante la formazione schierata nella vignetta. «Alcuni storici contestavano l’identificazione di Jack White nel personaggio ritratto – hanno spiegato da AnPost – anche se per anni è stata accettata negli ambienti accademici». A innescare la polemica è stato Leo Keohane, autore di una biografia su White in uscita in questi giorni. Sull’ Irish Independent , il più diffuso quotidiano irlandese, ha dichiarato: «Nel corso delle mie ricerche White mi è diventato familiare e assicuro categoricamente che l’uomo ritratto sul francobollo non è lui». Per troncare la querelle sul nascere, il giorno dell’emissione le poste di Dublino avevano ritirato i 136 mila francobolli già stampati (in fogli da 15) subito dopo averli messi in vendita negli uffici postali, ma, come spesso capita in questi casi, c’è stato qualche “fuggitivo”. Nei mesi successivi il commerciante di Cork, Padraig O’Shea, ha fatto sapere di aver venduto un foglio per tremila euro e di essere al corrente dell’esistenza di altri sei singoli. Su internet il non emesso è offerto a prezzi che vanno da 500 a 1.000 sterline (600-1.200 euro).
JackWhite
Il precedente irlandese. Per l’Irlanda White è solo il secondo caso di francobollo non emesso. Il precedente risale al 1989, quando Dublino aveva programmato un celebrativo del bicentenario della Rivoluzione francese, naufragato a causa di frizioni con il governo francese di allora.
Non solo in Irlanda. I non emessi sono la croce e la delizia dei filatelisti: una gioia per chi si è trovato al posto giusto al momento giusto, motivo di grande disappunto per chi non ce l’ha fatta a inserirlo nell’album. Il “Jack White” irlandese è solo l’ultimo in ordine di tempo. All’inizio del 2013 in Francia ha avuto risonanza fra i collezionisti di novità il 60 centesimi celebrativo dell’Anno del serpente: previsto e stampato per il 4 gennaio, ha dovuto fare i conti con il cambio tariffario in vigore dal 1° gennaio (da 60 a 62 centesimi) e, nonostante una nuova tiratura con il valore aggiornato, qualche taglio del 60 centesimi è finito sul mercato (ora il singolo vale fra 50 e 80 euro, fra 150 e 300 euro il foglietto). Cambi tariffari hanno creato imbarazzi anche alla Gran Bretagna, per esempio nel 2004 con l’esemplare dedicato al transatlantico City of New York della serie Ocean liners (da 53 a 57 pence). In Germania il non emesso più famoso è quello del 2001 per Audrey Hepburn (IC 4.14 p. 31): alle aste internazionali spunta sempre prezzi da decine di migliaia di euro.

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