Guglielmo Marconi, genio della comunicazione globale

Guglielmo Marconi, genio della comunicazione globale

Se Rowland Hill fu l’ideatore del francobollo, l’inventore della radio fu il grande propulsore della filatelia.

Di Giulio Filippo Bolaffi

Nel 2024 ricorre il 150esimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. In occasione di questa importante ricorrenza, Il collezionista dedica ampio spazio all’uomo che con le sue invenzioni svolse un ruolo fondamentale nell’evoluzione della comunicazione mondiale, tuttora debitrice del suo lavoro rivoluzionario.

Alla fine dell’Ottocento le comunicazioni a lunga distanza affrontavano sfide notevoli, basandosi principalmente su sistemi cablati ingombranti. Per superare queste limitazioni Marconi immaginò una soluzione senza fili e, nel 1895, dimostrò con successo la possibilità di trasmettere onde radio su breve distanza. Nasceva così la telegrafia senza fili che, dopo successivi perfezionamenti, nel 1901 raggiunse la vetta più alta con la trasmissione del primo segnale radio transatlantico, pietra miliare nella storia della comunicazione.

La telegrafia senza fili di Marconi ebbe importanti implicazioni. Le navi in mare poterono finalmente comunicare con le stazioni a terra, superando l’isolamento che fino ad allora aveva afflitto i viaggi marittimi. La capacità di inviare messaggi su vaste distanze in tempo reale ebbe conseguenze importanti per il commercio, la navigazione e i servizi di emergenza, trasformando il mondo in una comunità globale più interconnessa ed efficiente. Non solo: le innovazioni dello scienziato ebbero anche un profondo impatto su molti altri settori, incluso quello nato poco più di dieci lustri prima, il nuovo sistema postale basato sui francobolli.

Da un lato, grazie alla telegrafia senza fili, la velocità con cui i messaggi potevano essere trasmessi globalmente ridusse la dipendenza dai servizi postali tradizionali per le comunicazioni urgenti: governi e imprese si rivolsero sempre più alla telegrafia senza fili, anziché alla posta, per informazioni sensibili alla tempestività, come notiziari, bollettini meteorologici e dati di mercato.

Dall’altro, le innovazioni di Marconi facilitarono un miglior coordinamento tra i servizi postali e le compagnie di navigazione. Questo scambio di dati in tempo reale razionalizzò la logistica, aumentando l’efficienza complessiva delle operazioni postali: ciò impresse una spinta propulsiva al commercio globale ed ebbe un impatto diretto anche sull’uso dei francobolli. Poiché la comunicazione divenne più veloce e affidabile, aumentò la domanda di invio di messaggi scritti: i francobolli, in quanto mezzo di pagamento per i servizi postali, divennero più popolari. La comodità e l’efficienza della telegrafia senza fili incoraggiarono individui e aziende a inviare corrispondenza con maggiore frequenza e, di conseguenza, anche ad affidarsi di più al sistema postale, con un aumento esponenziale della domanda di francobolli. Se quindi Rowland Hill fu l’inventore della filatelia, Marconi, grazie al quale molte più persone poterono scoprire il francobollo, ne fu un suo grande propulsore.

Così l’aumento del volume di posta, unito alla necessità di comunicazioni sicure ed efficienti, contribuì all’importanza dei francobolli, che divennero non solo forma di pagamento per i servizi postali, ma anche simboli di una società globale in rapida evoluzione, ora finalmente connessa grazie alla nuova tecnologia. Al pari dell’invenzione del francobollo nel 1840, le idee innovative di Marconi ebbero un impatto duraturo sull’evoluzione della società e l’eredità del suo lavoro si tocca con mano ancora oggi: senza di lui, molte barriere geografiche non sarebbero mai state abbattute e persone in tutto il mondo connesse tra loro; e oggi tutti noi non potremmo vivere la quotidianità basandoci sulla tecnologia “wireless”, linfa vitale per i nostri smartphone e le relative app.

Buon anniversario genio, anche i filatelisti ti sono riconoscenti!

Ps: nel 2024 ricorrono importanti anniversari. Se nel 1874 nacque Marconi, un secolo dopo il 1974 segnò l’ingresso del Collezionista nel 30esimo anno dalla fondazione. Proprio a partire da quell’edizione emblematica, la nostra rivista – nel 2024 entrata ufficialmente nel suo 80esimo anno di vita – si racconta con uno speciale che, attraverso articoli significativi del passato, ripercorre alcune tappe cruciali della filatelia degli ultimi decenni.

 

I CONTENUTI DI MARZO – MAGGIO 2024

Commenti