Stati generali della filatelia
Partecipazione sentita e parecchie idee, che una commissione ristretta dovrà elaborare in un action plan concreto. In primavera il secondo appuntamento degli Stati generali della filatelia
di Eugenio Baratto |
Un portale internet, una società di buy-back che acquisti i francobolli in eccedenza sul mercato, una pubblicazione destinata agli insegnanti, una strategia di product placement sui canali televisivi, la partecipazione a fiere non filateliche, un’emissione con sovrapprezzo, una app dedicata, un regalo per chi scrive una letterina a Babbo Natale, una forma di comunicazione più integrata. Sono alcuni degli spunti emersi nel corso della riunione che si è svolta a Roma il 21 gennaio.
Gli Stati generali della filatelia – questo il nome dell’incontro voluto e organizzato dai commercianti filatelici (Afip) – hanno visto coinvolti i più importanti attori del mondo filatelico nazionale. In rappresentanza di centinaia di migliaia di appassionati e addetti hanno risposto all’appello, una sorta di chiamata alle armi per rilanciare il collezionismo filatelico, il ministero dello Sviluppo economico (competente per le attività postali), le amministrazioni postali dell’area italiana (Italia, San Marino, Vaticano, Sovrano militare ordine di Malta), le rappresentanze delle associazioni collezionistiche (Fsfi), dei periti (Apfip) e dei giornalisti (Usfi), la Borsa filatelica nazionale e la maggiore società italiana del settore, Bolaffi.
Un incontro il cui unico scopo era quello di essere propositivi per il futuro, e da cui sono emerse alcune priorità: l’allargamento della base collezionistica, la formulazione di motivazioni a coltivare uno degli hobby ancora oggi fra i più gettonati del mondo, l’urgenza di agire rapidamente.
Le idee espresse in fase solo abbozzata saranno vagliate da parte di una task force ristretta – composta da Poste italiane, Afip e Bolaffi – che cercherà di tradurle in un progetto concreto, organico e fattibile. Il prossimo appuntamento in primavera, forse già a marzo.