Gli afgani mescolati e strappati

Gli afgani mescolati e strappati

Carta di identità

Data e luogo di nascita: Kabul, 18760-71

Stato di famiglia: tre esemplari

Segni particolari: strappo dopo l’uso

Quotazione: alcune centinaia di euro l’uno

Passaggio obbligato per le migrazioni e le invasioni, per secoli il territorio dell’Afghanistan è stato attraversato da popoli in movimento. Ha fatto parte di grandi imperi – il primo fu quello di Alessandro Magno – fino alla metà del XVIII secolo, quando una dinastia locale prese il potere. Dalla seconda metà dell’Ottocento la Gran Bretagna impose il proprio protettorato, soprattutto in politica estera. L’Afganistan divenne pienamente indipendente nel 1919.

L’emissione. I primi tre francobolli furono emessi sotto il sultano Sher’ Ali. Il soggetto era unico e raffigurava (con un disegno molto approssimativo) il volto di una tigre visto frontalmente. La tigre era simbolo di potenza, ma rimandava anche al nome del sultano: Sher in lingua locale significa tigre. Intorno al medaglione centrale correva una scritta in caratteri arabi (che per loro natura si prestano molto all’elaborazione ornamentale) che si traslittera Mahsul Khan ar Khanah Dar al Sultanat Kabul 1288 e significa ‘Reale dipartimento postale del sultanato, Kabul’ e l’anno del calendario musulmano, il 1288, corrispondente al 1870-71. Non si conosce il giorno preciso dell’emissione. All’esterno dell’ultima circonferenza, il disegno era completato da altri motivi ornamentali. Subito sopra l’immagine della tigre compariva l’indicazione del valore facciale: il più basso era il shahi (corrispondente a circa 1 penny britannico), il secondo il sanar (2 pence), il terzo l’abasi (4 pence).afgan

Miscellanea. Gli esemplari furono stampati da una litografia locale, che li incise singolarmente sulle tavole. Ne vennero realizzate quattro, ognuna di 15 esemplari, curiosamente non raggruppandoli per valore: se, infatti, nella prima tavola tutti i francobolli erano shahi, nella seconda c’erano dieci shahi e cinque sanar; nella terza e nella quarta cinque shahi, cinque sanar e cinque abasi.

Rarità. Di solito i francobolli erano ritagliati seguendo i contorni del disegno: quelli quadrati sono più rari. Così come sono rari su lettera viaggiata, perché all’epoca la corrispondenza non era frequente ed esisteva un’unica via postale, quella fra la capitale Kabul e Peshawar. La rarità dell’emissione non è accompagnata però da quotazioni corrispondenti perché la domanda internazionale non è molto alta. I tre valori furono ristampati già dall’anno successivo e si distinguono per l’indicazione dell’anno (in caratteri arabi) e per il colore, che nella seconda emissione è viola anziché nero, che ritorna, invece, nella terza.

Particolarità. Sebbene i (pochissimi) uffici postali avessero in dotazioni bolli per annullare i francobolli, li usavano molto raramente. I primi francobolli sono annullati quasi sempre con tratti di penna o, più spesso e più brutalmente, strappandone via un pezzettino. Un caso unico nella filatelia classica internazionale.

Commenti