Il derby dentellato dei Callipo

Il derby dentellato dei Callipo

di Claudio Baccarin

L’appetito, si sa, vien mangiando. Così, dopo aver festeggiato con quattro cartoline ad hoc e uno speciale annullo filatelico, stampigliato il 14 gennaio 2013, il primo centenario della Giacinto Callipo Conserve Alimentari spa, di Pizzo (Vibo Valentia), l’azienda calabrese si è vista assegnare un francobollo tutto suo. Un percorso compiuto con la velocità di un tonno giacché, dopo la seduta della Consulta filatelica del 22 luglio 2014, il dentello da 70 centesimi è stato inserito tra le integrazioni decise dal ministero dello Sviluppo economico. E il 29 novembre farà capolino tra le Eccellenze del sistema produttivo ed economico.

C’è da scommettere che sarà festa grande a Pizzo, dove dal 2012 è sindaco Gianluca Callipo, laureato in Economia aziendale con indirizzo in management industriale e nipote dell’imprenditore Filippo Callipo, detto Pippo (quarta generazione), proprietario dell’azienda conserviera che produce anche gelati e che gestisce un resort-centro benessere. Trentadue anni, imprenditore, candidato renziano alla primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Calabria, Gianluca Callipo è il coordinatore provinciale dei gruppi che si rifanno alle tesi del presidente del Consiglio; non a caso nella sua pagina Facebook il sindaco di Pizzo campeggia in foto in compagnia di Matteo Renzi all’insegna del motto “Credere nel cambiamento, agire per realizzarlo”. E certo sarebbe un colpaccio poter spedire il santino agli elettori esibendo sulla busta il francobollo di famiglia. Ma c’è il rischio di assistere a un derby dentellato. Lo stesso patron Pippo Callipo, già candidato alla presidenza della Regione Calabria nel 2010 (quando ha raccolto il 10 per cento, pari a 106.646 voti), potrebbe infatti sfidare il nipote alle Regionali del 23 novembre. Dopo il pollice verso del Movimento Cinque Stelle, Pippo Callipo scenderebbe in campo alla testa di una lista civica.

Soggetto del francobollo è una foto del 1957 che mostra la fase di cottura dei tranci di tonno nel vecchio stabilimento di Pizzo Marina, in cui si intravedono il figlio e il nipote del fondatore dell’azienda. Una di quelle già utilizzate per le cartoline: anche allora la Callipo aveva pescato con sagacia nel suo archivio storico: lo schema della tonnara di Pizzo; lo stabilimento Callipo alla Marina di Pizzo nel 1923; la colmatura dell’olio nelle scatole di tonno.

Fondata nel 1913 da Giacinto, bisnonno dell’attuale amministratore, la Callipo di Pizzo è stata la prima a inscatolare il tonno del Mediterraneo pescato con le tonnare fisse. Già nel 1926 l’azienda fu insignita del brevetto di fornitore ufficiale della Real Casa. Oggi lo stabilimento di Maierato occupa una superficie di circa 34 mila metri quadrati; 200 dipendenti lavorano a una produzione annua di 5.500 tonnellate di tonno (il 93 per cento viene commercializzato in Italia).

 

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