Il postino Pat

Il postino Pat

al servizio di Royal Mail

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In Inghilterra c’è un villaggio dove le cose funzionano come un tempo. A Greendale, paesino della contea di North Yorkshire al confine con la Scozia, tutto è ordinato e tutti si conoscono: c’è il poliziotto, il sindaco, la maestra e il parroco. E c’è Patrick Clifton, per tutti il postino “Pat”. La vita della tranquilla comunità ruota attorno a lui, al suo ufficio postale – che condivide con il gatto Jess –, al suo furgone rosso fiammante e oro (i colori di Royal Mail). Lui, inappuntabile in divisa blu e scarsella, smista la corrispondenza, annulla i francobolli con il profilo della regina Elisabetta e recapita la posta incontrando e superando sempre qualche imprevisto: alla fine l’arrivo del portalettere – che in paese è uno di famiglia – e della corrispondenza viene festeggiato con entusiasmo e riconoscenza dagli abitanti di Greendale.

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Forse un paesino così esiste nella realtà, ma Greendale e il postino Pat sono i protagonisti di una serie di animazione, ideata da John Cunliffe e disegnata da Ivor Wood, trasmessa dalla Bbc in Gran Bretagna per la prima volta nel 1981. «Pat è molto popolare fra i bambini e il suo approccio amichevole e il suo spirito comunicativo danno una buona immagine dei dipendenti delle poste» ha commentato un portavoce di Royal Mail. Dagli anni Ottanta Pat – testimonial dell’amministrazione postale britannica, con tanto di logo ufficiale fino al 2000– non ha mai smesso di consegnare la posta, e le sue avventure (e disavventure) intrattengono ora milioni di giovani spettatori di trenta paesi: le storie, pensate per bimbi in età prescolare, in Italia sono trasmesse da Rai Yoyo.

Ci sono serie televisive che hanno come protagonisti poliziotti, avvocati, anatomopatologi, carabinieri, suore e sacerdoti e contano su un fedele pubblico di cultori appassionati. La filatelia ha il suo testimonial  in un postino (con annesso merchandising, fatto di annulli, cartoline, furgoncini postali, motociclette, ecc.). Riuscirà Pat a divertire le giovani generazioni riconciliandole con lettere, cartoline e francobolli?

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