Perché i sequestri di lettere interessano i collezionisti

Perché i sequestri di lettere interessano i collezionisti

13.470 lettere sono state sequestrate a un ex postino di Sant’Agata d’Esaro (CS) e a sua moglie – ora sotto inchiesta per ricettazione – dai Carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale di Cosenza, che le hanno affidate alla Soprintendenza archivistica per la Calabria.

Si tratta di documenti del periodo fra Otto e Novecento – molti dei quali indirizzati a comuni, preture e prefetture, ma anche al duce, a Vittorio Emanuele III e a Elena di Savoia – che, mentre sono ancora in corso le indagini per accertarne la provenienza, potrebbero essere esposti in una mostra pubblica. Sarebbe una iniziativa lodevole, se emergesse che quelle carte sono state sottratte illecitamente al patrimonio dello Stato (ed esistesse denuncia di furto). Diversamente, questa operazione riporta l’attenzione su una controversia che da tempo colloca su versanti opposti collezionisti e soprintendenze archivistiche: la proprietà delle lettere – purché non sottratte illecitamente – indirizzate a rappresentanti e uffici della pubblica amministrazione.

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Le soprintendenze ne reclamano lo status demaniale; i collezionisti ne difendono la proprietà, rivendicando il proprio ruolo di conservatori. Alla notizia del maxisequestro di Cosenza sono stati molti i collezionisti italiani a chiedersi (e chiederci) se anche le loro collezioni, quelle che hanno in casa da anni e sono state regolarmente acquistate, siano passibili di confisca. Già l’anno scorso la Federazione fra le società filateliche italiane aveva chiesto alle istituzioni politiche, nella persona del ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, di farsi carico della questione e a novembre 2012 l’ufficio legale del Mibac aveva redatto un documento che esprimeva alla Direzione generale per gli archivi il proprio orientamento. Che però sembra non aver avuto seguito.

Ora pare imminente una presa di posizione ufficiale da parte del Mibac sulla vicenda.
Aggiornamenti sul prossimo numero.

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