Chi ispira San Matteo?

Chi ispira San Matteo?

di Gianfranco Fina

1-san-matteo-I-versione-in-alta-web2-san-matteo-II-versioneNon guardate questo dipinto, è scandaloso! Così hanno pensato i reverendi padri della chiesa di San Luigi dei Francesi quando nel maggio 1602 Michelangelo Merisi mise L’ispirazione di san Matteo sull’altare della cappella Contarelli a Roma. Come osava rappresentare un santo evangelista come un povero vecchio, pelato, sommariamente abbigliato, a gambe e piedi nudi, senza neppure l’alone di un’aureola, al quale si appoggia mollemente e con fare ambiguo un giovane efebo con le ali. Costui inoltre gli tiene la mano e lo aiuta a tracciare delle parole, in ebraico addirittura! Per fortuna l’aristocratico banchiere Vincenzo Giustiniani (che abitava proprio di fronte alla chiesa nel palazzo che ora è sede del Senato), stimatore e collezionista di opere del Caravaggio, comprò al volo questo dipinto scandaloso, e il pittore in pochi mesi fornì una seconda versione, molto più composta e altrettanto affascinante, che si trova ancora al suo posto ed è ammirata da milioni di turisti ogni anno. Ma questo dipinto ha avuto una fine sfortunata: infatti, dopo essere passato nei primi anni dell’Ottocento nelle collezioni del re di Prussia e aver fatto mostra di sé nel Kaiser-Friedrich Museum di Berlino, nel 1944 fu ricoverato in una delle torri bunker che Hitler aveva fatto allestire per conservare le opere d’arte durante la guerra. Tra il 5 e il 10 maggio del 1945, a guerra ormai finita, la torre chiamata Flakturm Friedrichshain, che aveva resistito indenne ai pesanti bombardamenti alleati,  prese fuoco e bruciò per tre giorni cancellando per sempre quest’opera, insieme ad altri 416 capolavori d’arte antica di ogni genere, guadagnandosi la triste fama di più grande disastro artistico della storia moderna, dopo la distruzione del Palazzo dell’Alcazar di Madrid, avvenuta nel 1734.

Quanto vale. Non ci sono confronti possibili, nessuna opera d’arte antica di tale importanza è apparsa sul mercato dell’arte negli ultimi trent’anni. Un disegno di Raffaello (una testa di giovane) ha raggiunto i 40 milioni di dollari; dire che questo Caravaggio potrebbe facilmente raggiungere i 200 milioni non è sicuramente un azzardo

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