Il francobollo fantasma per l'isola che non c'è

Il francobollo fantasma per l’isola che non c’è

di Charles Bain

sapevatelo1Il 22 dicembre 2012 la nave oceanografica Southern Surveyor perlustrava le acque nel Mar dei Coralli, a 19° 21’ di latitudine sud, 158° 40’ di longitudine est. In quel punto le mappe nautiche, gli atlanti geografici e persino Google Earth segnalavano da almeno dieci anni la presenza di un’isola, Sandy Island (letteralmente ‘isola di sabbia’). L’unico paesaggio che si presentava ai ricercatori era una distesa di acqua a perdita d’occhio. «Abbiamo voluto controllare ma l’isola non c’era – ha commentato alla Bbc Maria Seton, ricercatrice della spedizione all’isola fantasma –. È una cosa abbastanza bizzarra. Come ha fatto a finire sulle  mappe? Non lo sappiamo». Sandy Island non c’era più o non c’era mai stata. Il sonar di bordo indicava una profondità di 1.400 metri, escludendo che l’isola, magari appena affiorante, fosse stata sommersa da un uragano o fosse scivolata sotto il pelo  dell’acqua per fenomeni di bradisismo o terremoti. Sandy Island fa parte di quelle isole fantasma spesso indicate in vecchie cartine geografiche, dove “isole fantasma” non è un cliché giornalistico, ma un’espressione che indica convenzionalmente le isole che nel corso del tempo sono state segnalate come esistenti e poi sono state rimosse dopo aver appurato la loro inesistenza. Un tempo il fenomeno era piuttosto ricorrente perché gli esploratori non avevano sempre a disposizione strumentazioni accurate, o perché si verificavano errori nella trascrizione delle coordinate. A volte banchi di nebbia, iceberg o giochi di luce tradivano i cartografi, che disegnavano piccole isole in realtà inesistenti. Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, e soprattutto grazie ai satelliti, il fenomeno è quasi del tutto scomparso; per questo motivo i ricercatori australiani non sanno spiegare come mai sia stata segnalata l’esistenza di Sandy Island.

Alla curiosità cartografica se ne aggiunge una filatelica. Per questa isola che non c’è è stato già proposto un francobollo… che non c’è. La vignetta illustra la mappa geografica, con tanto di nome e il valore facciale è di 2 ½ pence. L’ha proposto il collezionista Laurence Kimpton sulla rivista Pacifica, organo dell’associazione Pacific Islands Study Circle. Per il momento  l’emissione per Sandy Island è stata… insabbiata.

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