Un fuoco di paglia

Un fuoco di paglia

di Claudio Baccarin

Nel film Pretty Woman ha dato una mano a Julia Roberts, che certo non difettava di argomenti convincenti, per conquistare il cuore di Richard Gere. In Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli è Cher che ne sfoggia uno bellissimo. E pure Kim Cattrall, alias Samantha Jones, ne esibisce uno enorme in Sex and the City. Da secoli oggetto del desiderio femminile, il cappello di paglia di Firenze sta per diventare pure un cult dei collezionisti di francobolli, giacché proprio all’industria della paglia di Firenze è dedicato l’80 centesimi che il ministero dello Sviluppo economico ha programmato per il 29 novembre, come integrazione al programma filatelico di quest’anno, nell’ambito della serie dedicata alle Eccellenze del sistema produttivo ed economico.

Già nel febbraio dell’anno passato, per promuovere il made in Tuscany, l’Istituto di Cultura italiana di Los Angeles aveva ospitato la mostra Hats on Film/Il cappello nel cinema, un’installazione con centinaia di cappelli di paglia, promossa dal consorzio Il cappello di Firenze. Nel ricco parterre presente alla vernice l’attore inglese Julian Sands interprete di Camera con vista di James Ivory e la statunitense Barbara Hershey, che grazie a Ritratto di Signora di Jane Campion ha ottenuto nel 1997 l’Oscar come migliore attrice non protagonista.

A Signa, la “città della paglia” a quindici chilometri da Firenze, lungo la linea ferroviaria Leopolda, si può visitare , promosso dal Gruppo archeologico signese, il Museo della paglia e dell’intreccio intitolato a Domenico Michelacci. Il quale giusto tre secoli fa, nel 1718, ebbe l’intuizione di far coltivare fittamente il grano marzuolo e di raccoglierlo prima che giungesse a maturazione. La sua invenzione è raccontata nel volume La paglia e il cappello che gli storici Roberto Lunardi e Maria Emirena Tozzi (rispettivamente direttore e curatrice del museo) hanno presentato a maggio, in apertura delle manifestazioni dedicate a Michelacci, che proseguiranno fino al 2018. Lunardi e Tozzi che hanno firmato il testo del bollettino illustrativo emesso a corredo dell’emissione.

Artigiano del settore della lavorazione della paglia è pure il sindaco di Signa, Alberto Cristianiani, Pd doc, a maggio confermato alla testa dell’amministrazione con il 62,43 per cento dei consensi (20 mila abitanti, nemmeno un’auto blu). Nella sua biografia, pubblicata sul sito internet del Comune, il primo cittadino confessa di nutrire, al pari del premier Matteo Renzi, una passione smisurata per la Fiorentina. Renziana doc è la presidente del Consiglio comunale di Signa, Paola Bettarini. E non è un fuoco di paglia.

057291114 F industria della paglia di firenze

Commenti