Folder della discordia: l'interrogazione parlamentare

Folder della discordia: l’interrogazione parlamentare

Il caso dei due folder di Poste Francobolli valori nel tempo usciti in tiratura limitata a marzo e maggio diventa oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Nicola Pellicani

Di Domitilla D’Angelo

Il caso “folder della discordia” approda a Montecitorio. Il 7 ottobre l’onorevole Nicola Pellicani, del Partito democratico, ha presentato in nona commissione (con competenza su trasporti, poste e telecomunicazioni) un’interrogazione parlamentare a risposta in merito all’iniziativa di Poste italiane. Destinatari della richiesta di chiarimento sono il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il collega dell’Economia e finanze Roberto Gualtieri.
Nello specifico, il deputato segnala «alcune criticità oggetto di riflessione da parte di molti addetti ai lavori». Criticità che – prosegue il testo, «si concentrano sulla modalità di distribuzione ufficiale dei francobolli, sul versamento iva per quanto concerne i folder da collezione, sulla tempistica della diffusione di prodotti come quelli in questione che rischiano di nuocere al settore, anche inserendo meccanismi di alterazione del mercato se rapportati alla tiratura limitata».
L’iniziativa di Pellicani si conclude con la richiesta al Governo di chiarire «se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per verificare la sussistenza delle richiamate criticità, chiarire il ruolo di Poste Italiane e assicurare la massima trasparenza nel mercato del collezionismo filatelico, scongiurando meccanismi speculativi». Ora si attende dal Governo una risposta, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, quando forse sarà definita anche la nomina del sottosegretario con delega al settore postale.
Leggi, se vuoi, il testo integrale dell’interrogazione parlamentare dell’onorevole Nicola Pellicani.

L’editoriale di Giulio Filippo Bolaffi

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