7.300 volte grazie

Il mondo della filatelia mi ha accolta – profana alle logiche collezionistiche e donna, in un ambiente prevalentemente maschile – nel 2001, inizialmente nella biblioteca Bolaffi, poi nella redazione, meravigliose fucine di cultura. Da allora sono trascorsi vent’anni, appaganti e intensi. Costellati di esperienze sfidanti e insegnamenti preziosi, mai banali; di oggetti che fanno emozionare occhi, cervello e cuore, e che a pochi capita di toccare nel corso di una vita; soprattutto, di incontri e frequentazioni con persone straordinarie, di quelle che ti cambiano per sempre.
Alla direzione del Collezionista ho imparato a “guardare fuori dalla finestra”, “osservare le cose dal centro del tavolo” e “non farsi degli auto no”. Ho ricevuto la fiducia dell’editore e mi sono impegnata per dimostrare di averla meritata, cercando di offrire a voi, lettori, collezionisti, studiosi, un giornale che fosse quanto più possibile attuale, bello e interessante, esatto nelle informazioni, corretto nella struttura e deontologia giornalistica, gradevole nello storytelling, saporito nei contenuti. Da voi e dai collaboratori della redazione ho imparato tantissimo e ve ne sono grata; se ho sbagliato, mi dispiace. Passo il testimone a Margherita Criscuolo, cui formulo i migliori auguri di buon lavoro al servizio della filatelia e dei filatelisti.
Emozionata, ringrazio Alberto e Filippo Bolaffi per l’opportunità unica che mi hanno concesso e auguro ancora tante, tante pagine stimolanti ai lettori del Collezionista. Al collezionismo italiano auguro invece di avere sempre nella società e nella famiglia Bolaffi il baluardo forte e sicuro che rappresentano dal 1890. Per me dal debutto in questo mondo sono passati vent’anni. Un commosso grazie a tutti voi per ognuno dei 7.300 giorni trascorsi insieme.

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