Nunzia De Girolamo e i francobolli dei vini italiani

Nunzia De Girolamo e i francobolli dei vini italiani

di Claudio Baccarin |

Cinquecento ettari, di proprietà di circa trecento associati in esclusiva alla Cooperativa viticoltori, distribuiti in tredici comuni nel cuore del Sannio (Foglianise, Torrecuso, Vitulano, Campoli, Castelpoto, Ampollosa, Bonea Montesarchio, Ponte, Tocco Caudio, Paupisi e Benevento). Un milione di bottiglie immesse sul mercato ogni anno. Una distribuzione capillare in tutte le regioni d’Italia, con 85 agenti e due capiarea. Presenze importanti sui mercati dell’Europa, del Giappone, degli Stati Uniti e della Cina. Sono i numeri che caratterizzano la Cantina del Taburno, sorta a Foglianise nel 1972, di proprietà del Consorzio agrario di Benevento (nato nel 1901).

Il principale vitigno a bacca rossa del Taburno (che produce anche la Falanghina, a bacca bianca) è l’Aglianico, che il 18 ottobre 2013 è stato immortalato su uno dei quindici francobolli da 70 centesimi (il primo, in alto a sinistra, su bozzetto di Carmela Perrini) che compongono il foglio, “stappato” in un milione e mezzo di esemplari e dedicato, nell’ambito della serie tematica Made in Italy incentrata sulle eccellenze gastronomiche dello Stivale, ai vini italiani a denominazione d’origine controllata e garantita.

Italia, Vini italiani

Italia, Vini italiani

Semplicemente entusiasta, nel bollettino illustrativo dell’emissione, l’ex ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, nata a Benevento, 38 anni, eletta alla Camera dei deputati nelle liste del Popolo della libertà: «Il vino italiano, autentica bandiera del Made in Italy – commenta con orgoglio l’onorevole De Girolamo, ora in forza al Nuovo Centrodestra – ha un ruolo di vero e proprio ambasciatore ed è tra i prodotti più apprezzati all’estero». «Dietro a ogni singola produzione – continua il ministro, che il 31 agosto scorso ha partecipato a Torrecuso a Vinestate, un evento promosso proprio dall’Associazione Aglianico del Taburno – c’è un microcosmo da valorizzare e da proteggere, perché dietro a ogni etichetta c’è il lavoro di donne e uomini che ogni mattina mettono cura, amore, passione in vigna e in cantina. Gli oltre 14 miliardi di euro che il comparto riesce a realizzare – sottolinea la parlamentare campana, che ben conosce il settore – bastano per affermare che si tratta di una realtà economica di primaria importanza che dà lavoro a migliaia di persone, che muove oltre quattro miliardi e mezzo di export e che spinge più di quattro milioni di persone all’anno a visitare le nostre cantine».

Per l’Aglianico del Taburno, insomma, dopo tanti riconoscimenti – dai Cinque grappoli ai Tre bicchieri – un ulteriore motivo per brindare. E non nasconde la sua soddisfazione il titolare della Cantina del Taburno, che è poi il direttore del Consorzio Agrario di Benevento: ovvero Nicola De Girolamo, papà del ministro Nunzia.

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