Giocheranno a carte fino alla fine del mondo

Giocheranno a carte fino alla fine del mondo

di Renzo Rossotti |

misteroQuando Elisabetta, futura regina d’Inghilterra, aveva cinque anni, nelle lunghe serate d’inverno sua madre amava raccontarle leggende legate alle tradizioni scozzesi. La giovane Elisabetta ascoltava, incuriosita ma per nulla impressionata da quei racconti. Domandava: «quando vedrò anche io il mostro?». Si riferiva allo strano essere che la madre le diceva essere stato notato in una sala del castello di Glamis, il grandioso maniero in Scozia dove la queen mum era nata e dove aveva avuto i natali anche la seconda figlia, la principessa Margaret. Elisabetta però era colpita soprattutto dalla storia della partita a carte che non sarebbe mai finita. La leggenda di Glamis si riferiva al proprietario del castello – abitazione ufficiale dei conti di Strathmore e Kinghorne – che un sabato sera stava giocando a carte con tre amici quando un valletto andò a ricordargli che, con l’arrivo della mezzanotte, si stava avvicinando la domenica, giorno da dedicare al Signore, poco adatto ai giochi di svago. Narra la leggenda che il signore di Strathmore avesse apostrofato il valletto in malo modo: «Vai al diavolo! Noi giocheremo a carte sino alla fine del mondo!». Si udì uno schianto, caddero frammenti di stucco, la camera di richiuse, scomparendo per sempre insieme ai quattro giocatori. I fantasmi che giocano a carte, il mostro della sala, sono tutte leggende che i reali d’Inghilterra hanno sempre ascoltato con piacere, trovandole «molto divertenti», secondo le parole del principe Filippo, consorte di Elisabetta. A proposito del castello di Glamis– lo stesso dove, stando a Shakespeare, il re di Scozia Duncan sarebbe stato ucciso da Macbeth – racconti popolari tramandano anche che il proprietario svelerebbe al primogenito, al compimento del suo ventunesimo anno, dove si trova la stanza murata con i giocatori di carte, tramandando il segreto di generazione in generazione. Il fascino sinistro del castello di Glamis ha forse influito sul fatto che le poste inglesi, che pure hanno dedicato parecchie emissioni ai più celebri castelli del Regno Unito, hanno sempre evitato quello di Glamis. Che compare però su una banconota da dieci sterline stampata nel 1987 dalla Royal Bank of Scotland (circolata poco perché non gradita al pubblico, quindi non più ristampata), e su un foglietto emesso dalle poste di Montserrat nel 1985, in occasione dell’ottantacinquesimo anniversario della regina madre.

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