Bolli & pupe

Bolli & pupe

di Francesco De Carlo e Bruno Crevato-Selvaggi

L’emissione olandese con la modella Doutzen Kroes è solo l’ultima di una tematica inaugurata nell’Ottocento

doutzen kroes olanda 2016

Conosce Doutzen Kroes chi segue il mondo della moda, ha notato le copertine di Vogue e Time e le campagne pubblicitarie di Gucci, Tommy Hilfinger, Calvin Klein, Miu Miu, Tiffany&Co., H&M o è appassionato della lingerie di Victoria’s Secret, di cui lei è stata una delle testimonial. Della modella olandese si è occupato però anche il mondo  postalfilatelico per l’emissione uscita il 12 settembre. Sul foglietto di dieci valori (validi per gli invii nazionali fino a 20 grammi), Doutzen Kroes, nata nel 1985 e secondo Forbes una delle modelle più pagate al mondo, è stata immortalata dal fotografo Anton Corbijn – regista anche di videoclip per band come Depeche Mode, Nirvana, U2 e Coldplay. In dieci pose (primi piani, mezzi busti, tre quarti, figure intere) dosata con un sapiente uso del bianco-nero, Corbijn ne ha esaltato la bellezza e la classe. Da cui il titolo dell’emissione Doutzen, modella e musa. Riferendosi alla sua apparizione postale la protagonista ha commentato: «Solitamente vedo le mie foto su riviste e cartelloni; le foto per i francobolli devono avere caratteristiche diverse per essere efficaci. Coerbijn ci è riuscito e il risultato è che sono immagini emozionali».  In deroga alla consuetudine di non dentellare i viventi, alla modella non mancano argomenti validi per meritare un’emissione tutta sua, ma il sospetto è che le poste olandesi non siano rimaste immuni dal tentativo di strumentalizzare la bellezza femminile in chiave commerciale.

 

Top model prima di Kroes

Doutzen Kroes non è l’unica supermodella ad aver sfilato su francobollo. Nel 2004 l’Austria aveva varato un’emissione annuale per Life Ball, importante evento mondano destinato alla raccolta di fondi a favore della lotta all’aids. Nel corso degli anni Life Ball ha ricevuto il supporto di personaggi come Bill Clinton, Elton John, Sharon Stone, Whoopi Goldberg e altri protagonisti illustri dello spettacolo, della politica e della moda. Le poste austriache hanno contribuito alla notorietà dell’evento inserendo nel piccolo riquadro dentellato alcune top model come testimonial, tra le più famose di tutti i tempi: nel 2005 la tedesca Heidi Klum compare insieme al logo del suo brand.

heidi klum austria 2005

Il 75 centesimi austriaco è sobrio rispetto al foglietto dedicato da Grenada alla stessa Klum in occasione di Stampshow 2002, manifestazione filatelica organizzata ad Atlantic City dall’American philatelic society, all’insegna del motto Scoprire la bellezza dei francobolli. Gli anni successivi il tributo dentellato austriaco per Life Ball è spettato a Naomi Campbell, nel 2006, e Nadja Auermann, nel 2007.

naomi campbell austria 2006

 

Miss straniere

A parte i casi olandese e austriaco, le amministrazioni postali serie non hanno attribuito molto spazio alle supermodelle, anche perché le riproduzioni fotografiche di queste bellissime donne sono blindate da stretti diritti d’immagine che impongono cifre esorbitanti a chi ne voglia fare uso (ma il francobollo non era un’onorificenza di cui essere orgogliosi?). Meno esigenti le tante ragazze che partecipano ai concorsi di bellezza Miss Universo e Miss Mondo. Capostipite delle miss dentellate è la colombiana Luz Marina Zuluaga, celebrata nel suo paese nel 1959 con tre francobolli, dopo aver ottenuto il titolo di miss Universo. Al limite del naif l’apparizione di Claudinette Fouchard su una serie di Haiti del 1960 come Regina mondiale dello zucchero.

claudinette fouchard haiti 1960

 

 

Nudi e baci in Italia

Insieme alla moneta, simbolo istituzionale per eccellenza, i francobolli non possono indulgere a tentazioni iconografiche di dubbio gusto. Se riproducono volti femminili, si tratta di quelli delle regnanti e certamente nessuno è in grado di sviluppare pulsioni erotiche. Il primo (quasi) nudo italiano, peraltro, arriva abbastanza presto, con la seconda emissione commemorativa. Tre dei quattro francobolli usciti l’1 maggio 1911 per il cinquantenario dell’unità nazionale riportano figure senza vestiti (catalogo Bolaffi Italia 150-152): corpi maschili che riprendono il cliché classico della nudità eroica più che alludere ad altro. Il cinquantenario dell’unità è commemorato anche con altre carte-valori ufficiali. Indulgendo alla moda dell’epoca e utilizzando l’espediente dell’allegoria, le cartoline postali da 5 e 10 centesimi – ciascuna con venti diverse immagini al retro – emanano erotismo in almeno quattro scene allegoriche. In particolare in Italiam, Italiam – l’invocazione di Virgilio, in latino, assicura la necessaria nobiltà d’immagine – la personificazione è una fanciulla con spada e lira, vista frontalmente, completamente nuda e con il pube appena coperto da un velo. Dietro la patina classica, l’immagine di Giovanni Mataloni è fortemente erotica ed è la prima in una carta-valore postale italiana di questo genere.

cartolina unità

 

 

Sensualità sui francobolli, ma coloniali

Sui francobolli la figura femminile sensuale diventa accettabile se contrabbandata per motivi etnografici: dai francobolli delle colonie arrivano i mezzi migliori. La funzione è molteplice: permettersi quelle libertà figurative inammissibili in patria, offrire immagini proibite al pubblico, creare un immaginario anche erotico delle terre da colonizzare per attirare nuovi residenti.

La Francia seppe cogliere l’opportunità. I segnatasse della Guinea francese emessi nel 1905 raffigurano a donna nera portatrice d’acqua (un soggetto poi molto ripreso) mostrando per la prima volta il seno nudo.

guinea 1905 francobollo donna nuda

 

Dagli anni Trenta si aggiungono altre colonie francesi, con scene simili: Guiana, Costa d’Avorio, Senegal, cui appartiene il francobollo più esplicito, del 1938. Anche l’Italia sposa il filone: i primi francobolli coloniali propongono figure femminili allegoriche molto castigate o scene di carattere agricolo. Negli anni Trenta c’è un cambiamento repentino. Grazie anche alle nuove e più moderne macchine da stampa, si realizzano francobolli coloniali più espliciti, che non sarebbero stati assolutamente consentiti in patria. Oltre a sinuose figure femminili somale, allusive ma vestite, spiccano due esemplari. Il 10 lire della serie ordinaria pittorica dell’Eritrea ritrae una donna «paffuta come piaceva allora, con esotici segni su un volto che ricorda la Gioconda e un seno scoperto che fa capolino dietro all’antico capitello etiopico che campeggia alla base.

eritrea francobollo

 

Il secondo, ancora più esplicito, rimane un unicum nella filatelia italiana: è il 10 centesimi per l’ottava Fiera di Tripoli del 1934 che raffigura due prosperose portatrici d’acqua, di pelle nera, a petto nudo. Il francobollo, per altro, è incongruente, visto che non si tratta del costume abituale delle donne di etnia tebu.

fiera tripoli francobollo

Dopo il 1936 non ci furono più figure femminili sui francobolli coloniali italiani. D’altra parte, nel 1938 l’Italia aveva adottato una politica di separazione razziale ed era sconveniente che i francobolli risvegliassero appetiti che la legge proibiva.

 

Primi nudi nel mondo, quasi italiani

Se i primi francobolli che riproducono figure umane nude – maschili – sono quelli greci del 1896 per le prime Olimpiadi dell’era moderna, i primi che raffigurano una figura femminile discinta (con l’esclusione dei francobolli coloniali) appartengono all’area italiana: due valori, da 25 e 45 centesimi, della città Fiume, dal regime costituzionale ancora incerto, emessi nei primi mesi del 1919. Il soggetto (poi ripreso anche in altri valori) è un’allegoria della rivoluzione: una donna a braccio levato che incita il popolo; il velo che le ricopre il petto scende malizioso; due sbarazzini tratti di bulino insinuano il seno femminile.

fiume 1919 francobollo

 

I primi francobolli di uno stato indipendente che raffigurano una figura femminile a pieno petto nudo sono invece del Portogallo, del 1920-1922: è una serie di 17 valori per pacchi postali con due figure allegoriche, una maschile e una femminile, che raffigurano il commercio e l’industria. Quest’ultima, vista frontalmente, non è la riproduzione di un’opera d’arte, ma il nudo è in funzione più allegorica che esplicita. Serie di servizio, la sua scandalosa novità passò inosservata.

portogallo 1920 francobollo

 

I primi francobolli che raffigurano una figura femminile nuda in una posa esplicitamente erotica (ma si tratta ancora di una mediazione attraverso un’opera d’arte) sono invece spagnoli: tre valori con la celeberrima Maja desnuda del pittore Francisco Goya (maja in spagnolo significa ‘donna bella e attraente’). La serie uscì il 15 giugno 1930, in un periodo di turbolenze politiche per la Spagna. All’epoca suscitò uno scandalo internazionale e alcuni paesi si rifiutarono di ricevere la posta affrancata con questi francobolli.

spagna 1930 francobollo

 

L’articolo è pubblicato integralmente, con approfondimenti e commenti di pubblicitari ed esperti, sul numero di novembre del Collezionista

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