Quanti sono i non emessi di Napoli

Quanti sono i non emessi di Napoli

di Angelo Piermattei |

I francobolli fatti stampare nel dicembre 1860 a Napoli dal Barone Gennaro Belelli, direttore generale delle poste napoletane, mai emessi, esistono in rarissimi esemplari usati.

Una serie completa (l’unica nota) è stata esposta a Monacophil 2002 da Giorgio Colla, e riproposta dall’attuale proprietario Bernardo Naddei alla mostra del 2011 a Montecitorio Quel magnifico biennio 1859-1861. Ma quanti sono in totale gli esemplari usati? Nel 1936 Emilio Diena ne documentò nove e illustrò fotograficamente il primo 10 centesimi, con timbro 18 marzo 1862 (Corriere Filatelico, novembre 1936). Due anni dopo i fratelli Oliva pubblicarono l’unico 10 centesimi esistente su lettera (Rivista filatelica d’Italia n. 1, 1938): porta l’annullo 23 dicembre 1862.Solo nel 1959 Alberto Diena presentò il terzo 10 centesimi, con data 18 marzo 1862 (Il collezionista n. 8, 1959). Oggi i cataloghi citano undici o tredici esemplari, senza mai riportare una documentazione fotografica integrale.

tutti-insiemewSono unanimemente riconosciuti quattro 5 centesimi, un 20, due 40, un 80, ma le indicazioni differiscono per i 10 centesimi: alcuni ne citano cinque – portando a tredici il totale – altri (fra cui i periti Enzo Diena negli anni Ottanta e Giorgio Colla nel 2002) ne riconoscono, tre per un totale di undici. Chi ne conta cinque fa riferimento a due 10 centesimi annullati a Napoli il 19 marzo 1862, dei quali, però, non si è mai trovata traccia di documenti fotografici: un’ipotesi è che possa essersi trattato di un errore di trascrizione della data (19 invece di 18). Questa ricerca, condotta anche grazie alla disponibilità e alla consulenza di Raffaele Diena, ha censito undici esemplari, quelli presentati qui. Gli studi sulla materia sono comunque aperti ed eventuali segnalazioni e integrazioni possono permettere aggiornamenti e rettifiche delle informazioni a disposizione.

 

Si ringrazia Raffaele Diena per la collaborazione e per aver messo a disposizione l’archivio peritale di famiglia

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